Narra Allan Poe: “…Eravamo vicini alla costa norvegese nel cupo distretto delle Lofoten. Qui il vasto letto delle acque si divideva in mille canali in conflitto tra loro e, improvvisamente, nelle convulsioni di giganteschi e innumerevoli vortici.”.
Quel vortice non è pauroso come lo descrive l’autore nel suo racconto, ma le isole Lofoten hanno sì un aspetto selvaggio, a volte cupo, primordiale. Un clima che cambia rapidamente e frequentemente nell’arco della giornata, montagne che sorgono improvvise dal mare, ripide, aspre, ma verdissime.
Un ambiente affascinante e indimenticabile, tetro e improvvisamente dolcissimo, tramonti lunghissimi.